Ancora sul rabarbaro

Ed eccoci finalmente arrivati al giorno del rabarbaro. E ci perché dopo averne parlato qui e averne decantato la bontà vorrei dedicare un po’ di spazio e attenzione a questo famoso rabarbaro. Ma cosa avrà poi di così speciale questo rabarbaro? Beh, la prima cosa che mi ha colpito è stato il suo colore: un mix tra il rosa, il fucsia e il rosso. Poi devo dire che non avevo capito bene se si trattasse di un frutto o una verdura. Anche se da molti viene considerato un frutto, in realtà si tratta di una verdura. Per chi l’altra volta diceva che non sapeva bene come fosse il rabarbaro in natura, per intenderci sembra un po’ un sedano, ma con il gambo colorato di rosso. Per non farci mancare niente ecco qui una foto del signor rabarbaro! Più sotto poi due ricettine in tema, una più buona dell’altra!

Torta sour cream e rabarbaro con crumble topping

Tutto questo nome così complicato e pomposo per cosa? Per la torta che vedete qui sotto (che è la stessa della foto in altro) che mi sembra anche una delle meglio riuscite della mia blog-carriera. Convenevoli a parte, questa torta l’ho trovata su delicious di marzo e mi ha subito conquistato. Una nota sulla sour cream: la traduzione italiana sarebbe “panna acida” ma non è che mi faccia impazzire (a me le cose acide non è che mi facciano impazzire) ed è un ingrediente che nei paesi anglosassoni va alla grande. Siccome dalle nostre parti non è facile trovarla io di solito me la faccio in casa, con un metodo facile facile. Basta prendere uno yogurt e aggiungerci uno/due cucchiai di limone. Il risultato è assicurato!

Ingredienti:

Per il ripieno: burro per imburrare la teglia, 270 g di rabarbaro, 50 g di zucchero, 2 cucchiai di farina. Per la torta: 6 cucchiai di sour cream, 1 uovo + 1 tuorlo, 100 g di farina, 100 g di zucchero, 1/2 cucchiaino di bicarbonato, 1 cucchiaino di lievito per dolci, 75 g di burro a temperatura ambiente, 50 g di mandorle. Per il crumble topping: 50 g di burro, 25 g di zucchero di canna, 40 g di zucchero bianco, 100 g di farina, un pizzico di sale.

Per il crumble topping: fare sciogliere a fuoco lento il burro. Togliere dal fuoco e unire al burro i due tipi di zucchero. Mescolare con una forchetta ed unire la farina e il sale, continuando a mescolare. Mettere da parte a raffreddare. Per il ripieno: Scaldare il forno a 180° e imburrare una teglia rotonda (quella che ho usato io era di 22 cm). Togliere la pellicina rossa al rabarbaro e tagliarlo a fettine. In una terrina unire il rabarbaro, lo zucchero e la farina. Lasciare riposare per 15 minuti, mescolando di tanto in tanto, o fino a quando il rabarbaro sarà diventato molliccio, e la farina e lo zucchero saranno completamente assorbiti. Mettere da parte. Per la torta: in un recipiente mescolare la panna acida, l’uovo e il tuorlo. Nel mixer mescolare la farina, il lievito, il sale e il bicarbonato. Aggiungere il burro e mescolare nel mixer fino ad avere un impasto che assomigli a delle briciole. Aggiungere le mandorle tagliate a pezzettini e mescolare fino a quando non saranno completamente assorbite dall’impasto. Aggiungere il composto a base di panna acida e mescolare fino ad ottenere un composto soffice e omogeneo. Versare tutto nella teglia imburrata e aggiungere sopra il rabarbaro. Prendere il composto per il crumble topping e sbriciolarlo sopra la torta, fino a ricoprirla abbondantemente. Cuocere per 40 minuti, fino a quando il topping sarà dorato. Prima di sfornare la torta verificarne la cottura con uno stecchino (attenzione perché se infilzate un pezzetto di rabarbaro lo stecchino uscirà umido!). E ora…buon appetito!

Amandines al rabarbaro

Queste tortine qui invece sono talmente veloci da fare, che se il rabarbaro non costasse oro diventerebbero la mia colazione/merenda ideale. Si perché uniscono alcune dei miei più grandi amori: il richiamo ai muffins, la farina di mandorle (che io faccio da me tritando le mandorle, così restano più a pezzetti, e lo preferisco) e l’ultima passione, il rabarbaro appunto! Sono simpatiche anche da regalare, magari avvolte nella carta da forno e con un po’ di spago a mo di fioccheto, per dare un tocco più rustico.


Ingredienti: 3 uova, 100 g di farina, 80 g di burro, 50 g di farina di mandorle, 30 g di zucchero, 1 bustina di lievito per dolci, 3 gambi di rabarbaro + due cucchiai di zucchero.

Lavare il rabarbaro, togliere la pellicina rossa e tagliarlo a cubetti. Unire in una ciotola il rabarbaro a cubetti e i due cucchiai di zucchero, lasciandolo riposare per circa 30 minuti, fino a quando lo zucchero sarà scomparso e il rabarbaro avrà perso del liquido. Sbattere il burro con lo zucchero, aggiungere un uovo per volta, sempre mescolando. Aggiungere la farina, la farina di mandorle e il lievito. Mescolare fino ad ottenere un impasto soffice (se necessario aggiungere qualche cucchiaino di latte). Versare negli stampini da muffin (imburrati e inzuccherati, o con i pirottini) delle cucchiaiate di composto e disporre in ogni stampino una manciata di rabarbaro (scolato dall’acqua che ha perso). Infornare, in forno già riscaldato a 180°, per 25 minuti. Sfornare e lasciare raffreddare su una griglia.

Tra l’altro di rabarbaro hanno parlato proprio oggi anche due dei miei miti: cannelle et vanille e sweet paul (proprio nell’ultimo numero del suo sweet paul magazine, uscito oggi e assolutamente da non perdere!)

5 risposte a "Ancora sul rabarbaro"

  1. @nepitella: eheheh ci ho dato dentro si, una volta che mi sono svenata per comprare il rabarbaro l’ho fatto fuori tutto ;-)
    @duil: sabato corro a cercarle allora! grazie per il complimento, contraccambio! ho visto le tue foto e sono proprio belle!

  2. Ho scoperto che esistono ancora le caramelle al rabarbaro (quelle della nonna)
    Mi dice Elsa che le vendono alla Coop
    Bravissima come sempre il tuo blog é sempre bello
    Ciao

  3. Mamma ci dai dentro è??? Evviva cucina il rabarbaro anche per me :) ma sai quanto mangerei ora subito una fetta di quella torta?

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